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In´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà Quotes

Quotes tagged as "in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà" Showing 1-16 of 16
Primo Levi
“Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la ´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà perfetta.”
Primo Levi

“Quanto più siamo infelici, tanto più profondamente sentiamo l'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà degli altri; il sentimento non si frantuma, ma si concentra...”
Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche

Gesualdo Bufalino
“Oh sì, furono giorni infelici, i più felici della mia vita.”
Gesualdo Bufalino, Diceria dell'untore

Diego De Silva
“Lo aveva accolto nella sua vita senza riserve. Non gli aveva chiesto rinunce. Gli aveva aperto la casa, l’ufficio, perfino le carte del lavoro. Un altro, al posto suo, e soprattutto lui stesso, pensava, avrebbe fatto i salti di gioia. Invece Livio si sentiva privato di una cosa importante. Ad ogni incontro con lei si accorgeva di dipendere un altro poâ€� dalla sua bocca chiusa, da quel secondo posto accettato con naturalezza. Come se la certezza che l’assetto della sua vita non fosse minacciato da Dorina, invece di rassicurarlo, gli mettesse dentro l’inquietudine. Quante volte, nel salutarla per andarsene, la guardava cercandole uno straccio di rancore. Quanto avrebbe dato per un’alzata di sopracciglia, una smorfia da niente. Per non sentirsi addosso quella ridicola in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà.”
Diego De Silva, La donna di scorta

Douglas Adams
“Questo pianeta ha, o meglio aveva, un fondamentale problema: la maggior parte dei suoi abitanti erano infatti afflitti da una quasi costante in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà. Per risolvere il problema di questa in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà furono suggerite varie proposte, ma queste per lo più concernevano lo scambio continuo di pezzetti di carta verde, un fatto indubbiamente strano, visto che ad essere infelici non erano i pezzetti di carta verde, ma gli abitanti del pianeta.”
Adams Douglas

Alessandro Baricco
“L'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà ruba tempo alla gioia, e nella gioia si costruisce prosperità.”
Alessandro Baricco, La Sposa giovane

“Più volumi troverai in casa di una persona e maggiore sarà il suo grado di in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà.”
Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato

Thomas Hardy
“Si sdraiò sul suo giaciglio nel soggiorno e spense la luce. La notte entrò e vi prese il suo posto, noncurante e indifferente; quella stessa notte che si era già ingoiata la sua ´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà e che ora stava distrattamente digerendosela; ed era pronta a ingoiare la ´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà di migliaia d'altre persone, con la stessa noncuranza e impassibilità.”
Thomas Hardy, Tess of the D’Urbervilles

Vikram Seth
“Odio quelli che vanno in giro con l'aria da martire, proprio come detesto l'autocommiserazione. È causa di troppa in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà.”
Vikram Seth, A Suitable Boy

Lorenzo Marone
“Ho fatto comunione e cresima in una volta sola, prima di sposarmi, con un unico pacchetto promozionale. Ricordo che per l’occasione mi recai da un simpatico e giovane prete e al suo invito di parlare dei miei peccati me ne uscii con fare borioso affermando che non avevo granché da farmi perdonare, non avevo ammazzato nessuno, né in fin dei conti ferito in modo grave qualcuno. Il che era vero, certo, ma fosse tutto qui, sarebbe semplice. In realtà mi sarei dovuto fermare con lui e sviscerargli la mia inutile vita, confessargli che stavo mettendo in atto il piú grande fra i peccati: mentire a me stesso e ai miei cari. In quegli anni infatti seguivo una strada che sapevo non essere la mia, facevo il furbo credendo di non pagare dazio prima o poi. In realtà mi stavo costruendo da solo la gabbia, camminavo baldanzoso verso l’in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà e sprecavo gli anni migliori, nei quali si deve seminare seguendo la pancia, l’istinto, le passioni. Di questo avrei dovuto chiedere perdono, altroché, del fatto che disseminavo bugie e mi preparavo a rovinare la mia esistenza e, forse, quella di chi mi era attorno. Perché la verità è che possiamo donare solo ciò che siamo, e se siamo degli infelici, trasmetteremo in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà.
Lui, ovviamente, mi diede l’assoluzione, io oggi al suo posto avrei speso qualche parola in piú per smuovere quella pecorella smarrita, ma tant’�. Molti anni dopo mi ripresentai davanti a un prete, uno anziano stavolta, con una faccia rubiconda e leggermente ostile. Mi sedetti di fronte a lui e iniziai a parlargli della sensazione di calore che mi prendeva a volte nei momenti di difficoltà, quando d’improvviso sentivo un’energia calda invadermi il corpo e annebbiarmi la vista. [...]
«Ecco, a tal proposito� come si fa a diventare adulti?»
Con ogni probabilità pensò di trovarsi di fronte a un pazzo, però disse lo stesso una cosa semplice e confortante: «Finché sarai alla ricerca di risposte, non diventerai mai del tutto adulto».
«Mi sta dicendo che dovrei imparare a non pormi piú domande e a farmi scivolare le cose di dosso?»
«Ti sto dicendo che se senti di non avere risposte, sei nel posto giusto».”
Lorenzo Marone, Inventario di un cuore in allarme

Frank Herbert
“Dovrebbe esistere una scienza dell'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà. La gente ha bisogno di tempi difficili e di oppressione per sviluppare i propri muscoli psichici.”
Frank Herbert, Dune

Giulia Caminito
“Iris ha gli occhi lucidi mentre mi elenca i motivi per cui mi vuole bene, ha compilato una lista â€� in basso a destra â€� dice che sono intelligente, affidabile, fedele e coraggiosa.
Proprio l’ultima parola mi colpisce come sputo sulla fronte, rende il nostro legame nullo, le mie confessioni silenzi. Io non voglio essere nessuna di queste cose, non voglio aggettivi per me, non voglio lacrime, non voglio feste o cartelloni: le mie parentesi quadre sono vuote, non ho radici latine, sanscrite, francesi, non ho prefissi o suffissi, sono una definizione mancata.”
Giulia Caminito, L'acqua del lago non è mai dolce

Andrea Marcolongo
“Felicità o in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà non sono quasi mai uno stato di fatto, premio o condanna dell'esistenza, immutabile condizione di gioia o disperazione.
Il loro senso profondo si nasconde invece nel mutamento: in ciò che, proprio in quanto felici o infelici, siamo o non siamo in grado di fare per noi e per gli altri intorno a noi.
"Felice", dal latino "felix" deriva dalla stessa radice verbale fe- di "fecundus", fertile, produttivo.
Fecondi non sono solo i campi di grano: fecondi siamo noi, che grazie alla ´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà possiamo sorprenderci a compiere gesti o azioni che mai avremmo immaginato.
Essere felici non significa quindi non avere problemi, contrattempi, e vivere un imperturbabile stato di quiete - quella si chiama tranquillità, calma, magari "relax" come nei dépliant dei resort in qualche spiaggia esotica.
La ´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà è invece l'opposto: è l'energia di agire, la gioia di fare, la voglia di cambiare - di essere "fertili", di veder sbocciare i fiori che siamo.
E l'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà è il suo contrario: l'incapacità di muoversi, di scrollarsi di dosso pensieri pesanti, l'impossibilità di fare anche solo un passo oltre.
Essere infelici vuol dire non fare niente, non dire niente, non amare nessuno - rifiutare la fecondità della vita, così imprevedibile di occasioni, e preferire la sterilità, l'assenza di eventi.
L'una è azione, l'altra inazione. L'una è slancio verso l'alto, l'altra affondo verso il basso.”
Andrea Marcolongo, La misura eroica: Il mito degli Argonauti e il coraggio che spinge gli uomini ad amare

Thomas Bernhard
“Noi non perdoniamo al padre di averci fatti, alla madre di averci gettati nel mondo e alla sorella di essere la perpetua testimone della nostra in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà. Esistere, in sostanza, non significa nient'altro che questo: essere disperati.”
Thomas Bernhard, The Loser

Thomas Bernhard
“Ciò che lo affascinava erano gli esseri umani nella loro in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà, non lo attraevano le persone in sé, ma la loro in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà, e l'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà la coglieva dovunque ci fossero delle persone, pensai, era avido di persone perché avido di in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà. L'uomo è l'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà, diceva di continuo, pensai, solo gli imbecilli affermano il contrario. Essere partoriti è un'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà, diceva, e fintanto che viviamo ci portiamo appresso questa in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà, che soltanto la morte può spezzare. Ma ciò non significa che noi siamo solo infelici, la nostra in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà è la premessa per poter essere anche felici, solo passando attraverso l'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà possiamo essere felici, così diceva, pensai. I miei genitori non mi hanno mostrato nient'altro se non l'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà, diceva, la verità è questa, pensai, eppure molto spesso sono stati felici, e lui dunque non poteva dire che i suoi genitori erano stati esseri umani infelici, e neppure poteva dire che erano stati felici, come pure di se stesso non poteva dire né di essere felice né di essere infelice, perché tutti gli esseri umani sono infelici e felici nello stesso tempo, diceva, e volta a volta è più grande in essi l'in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà della ´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà o viceversa. Ma una cosa è sicura, così diceva, pensai, che negli esseri umani c'è più in´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà che ´Ú±ð±ô¾±³¦¾±³Ùà.”
Thomas Bernhard, The Loser