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Morte Quotes

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Haruki Murakami
“Na minha opinião, a única coisa que podemos fazer pelos mortos é guardá-los na nossa ó.”
Haruki Murakami

Irène Némirovsky
“Sì, io... È possibile che la mia vita, proprio la mia, assomigli alla sua? Il lavoro, la famiglia, nessuna passione, nessun rischio da correre, nessuna nobile avventura da vivere, e, per finire, la morte? Non è possibile accettare in anticipo l’idea che tutto ciò basti a riempire la vita, la propria vita, preziosa e unica, e tuttavia� Inizio a credere che un’esistenza qualsiasi, grigia, piatta, possa estenuare l’uomo a tal punto che, invecchiato, egli aspiri al riposo. Al contrario, più la vita è stata appassionata e piena, più comprensibile sarebbe il grido del morente: ‘Come? Di già? Ma non son riuscito a far nulla! Non ho avuto tempo!... Non ho vissuto…’�.”
Irène Némirovsky, Due

Irène Némirovsky
“«Dio mio, aiutami!», mormorò. Mai, dalla sua infanzia, aveva pregato. Fulminea lo attraversò l'idea di fermarsi nell'androne di una chiesa che aveva scorto sulla strada. Sì, tornare indietro, inginocchiarsi sui gradini di quella chiesa, implorare Dio!... Ma no, era impossibile, bisognava fare in fretta, fare in fretta!”
Irène Némirovsky, Due

José Luís Peixoto
“Todos temos um lugar onde a vida se acerta. Cada mundo tem um centro. O meu lugar não é melhor do que o teu, não é mais importante. Os nossos lugares não podem ser comparados porque são demasiado íntimos. Onde existem, só nós os podemos ver. Há muitas camadas de invisível sobre as formas que todos distinguem. Não vale a pena explicarmos o nosso lugar, ninguém vai entendê-lo. As palavras não aguentam o peso dessa verdade, terra fértil que vem do passado mais remoto, nascente que se estende até ao futuro sem morte.”
José Luís Peixoto, Galveias

“Estou morta, mas estou bem.”
Helena Ferrante
tags: morte

José Luís Peixoto
“Estava completamente só. Sabia que, no mundo, ninguém poderia compreender a minha dor. Era o único guardião de uma dor que me mutilava ainda mais, que me mutilava completamente. Eu estava rasgado por dentro. Eu estava rasgado onde existia dentro de mim. A minha ó estava atravessada por feridas de lâminas, por sangue. O meu pensamento era sangue e ossos destroçados. A morte. Tantas vezes desejei a morte. Desejei a morte sinceramente. É tão triste desejar a morte com sinceridade. É tão triste não encontrar nada na vida, olhar todas as escolhas da vida e todas serem uma só e essa única possibilidade ser a miséria e o sofrimento e a DZã definitiva.”
José Luís Peixoto, Uma Casa na Escuridão
tags: morte, DZã

Jack Kerouac
“E solo per un attimo avevo raggiunto quell'apice d'estasi che avevo sempre desiderato raggiungere, che era il completo passaggio attraverso il tempo cronologico nelle ombre senza tempo, e stupore nella desolazione del regno mortale, e la sensazione di morte che mi batteva ai calcagni perché andassi avanti, con un fantasma che stava alle calcagna di se stesso, e io che correvo verso un trampolino dal quale si tuffavano tutti gli angeli per volare nel vuoto sacro della vacuità non creata, le potenti e inconcepibili radiazioni che splendono nella luminosa Essenza Mentale, innumerevoli regioni del loto che sbocciavano in un magico sciamare di falene nel cielo. Potevo sentire un indescrivibile rombo ribollente che non era nelle mie orecchie ma dovunque e non aveva niente a che fare col suono. Capii che ero morto ed ero tornato alla luce innumerevoli volte ma solo non me lo ricordavo, soprattutto perché i passaggi dalla vita alla morte e di nuovo alla vita sono così fantomaticamente facili, una magica azione per nulla, come cadere addormentati e svegliarsi di nuovo un milione di volte, la pura casualità e la profonda ignoranza di ciò. Capii che era solo a causa della stabilità della Mente intrinseca che aveva luogo questo lieve ondeggiare del nascere e del morire, come l'azione del vento su una distesa di acqua pura, serena, simile a uno specchio. Provavo un senso di benedizione dolce, travolgente, come un grosso getto di eroina nella vena principale; come un sorso di vino nel tardo pomeriggio che ti fa rabbrividire; i piedi mi formicolavano. Mi pareva che sarei morto da un momento all'altro. Ma non morii...”
Jack Kerouac, On the Road

Edward Carey
“Mi sentivo perduta, abbandonata, cacciata, sputata via, sepolta, gettata in un'enorme fossa. Piccola. Piccolissima. Consapevole, lì nel buio freddo, della mia esiguità, dell'assoluta impossibilità di essere grande. Briciola. Scheggia. Cosa perduta. Piccola cosa perduta. Ecco come mi sentivo. Qualcosa del genere. Ma non era tutto. Non ancora. Perché lasciata lì, da sola nei cumuli, mi sentivo come se fossi morta, totalmente morta, defunta, spacciata, destinata a non essere ricordata mai da nessuno, mai nemmeno esistita, ignota a chiunque e per sempre. Ecco, così.”
Edward Carey, Heap House

Edward Carey
“E freddo, più freddo che nelle giornate d’inverno, quando il fiato si addensa nell’aria e le pozzanghere si ghiacciano, e ti scotti le dita quando tocchi il metallo e tremi e rabbrividisci anche se ti sei vestita con strati di roba pesante, e hai la sensazione che non riuscirai più a scaldarti mai più nella vita. Ancora più freddo di così. E disperato, senza barlume di speranza. E la sensazione di essere morta. Smarrita per sempre da tutti. Sepolta viva negli abissi all’insaputa di tutti. E la sensazione di inutilità, di essere a pezzi e sola. Nel buio gelido. Ecco come mi sentivo.
Mi sono spenta, pensai.
Mi sono estinta.
Non sono più accesa.”
Edward Carey, Heap House

Henry David Thoreau
“Per noi spunta solo quel giorno al cui sorgere siamo svegli.”
Henry David Thoreau, Walden

Chuck Palahniuk
“Mentre picchiavo quel ragazzo, in realtà avrei voluto piantare una pallottola tra gli occhi di ogni panda in pericolo che si rifiuta di scopare per salvare la propria specie e ogni balena o delfino che molla tutto e va a spiaggiarsi.”
Chuck Palahniuk, Fight Club

Julian Barnes
“Certe volte penso che lo scopo dell'esistenza sia quello di riconciliarci, per sfinimento, con la sua perdita finale, dimostrandoci che, indipendentemente dal tempo che ci vorrà, la vita non è affatto all'altezza della propria fama.
da "Il senso di una fine”
Julian Barnes

Hans Tuzzi
“In verità i bambini non sanno, ma percepiscono una realtà più vera della nostra realtà quotidiana. E la percepiscono perché partecipano a quel misterioso altrove dal quale ogni giorno di vita adulta ci allontana.”
Hans Tuzzi, Il Maestro della Testa sfondata

Hermann Hesse
“el desesperado no querer morir, es el camino más seguro para la muerte eterna, en tanto que saber morir, rasgar el velo del arcano, ir buscando eternamente mutaciones al yo conduce a la inmortalidad.”
Hermann Hesse, Steppenwolf

Yukio Mishima
“Avevo imparato ad atteggiare le labbra al sorriso di chi la sa lunga sulle vicende del mondo, un sorriso simile a quello di un giovane sacerdote.
Avevo il senso di non essere né vivo né morto.”
Yukio Mishima, Confessions of a Mask

Erich Maria Remarque
�(�) spesso sto davanti a me stesso come davanti a un estraneo, quando in ore tranquille un enigmatico riflesso del passato mi mostra, come in uno specchio appannato, i contorni del mio essere attuale: e allora mi stupisco come quell’elemento misteriosamente attivo, che si chiama vita, abbia potuto adattarsi anche ad una forma siffatta. Tutte le altre manifestazioni sono come in letargo, la nostra esistenza è soltanto un ininterrotto vigilare contro la minaccia della morte. Questa vita ci ha ridotti ad animali appena pensanti, per darci l’arma dell’istinto; ci ha impastati di insensibilità, per farci resistere all’orrore che ci schiaccerebbe se avessimo ancora una ragione limpida e ragionante; ha svegliato in noi il senso del cameratismo, per strapparci all’abisso del disperato abbandono; ci ha dato l’indifferenza dei selvaggi per farci sentire, ad onta di tutto, ogni momento della realtà, e per farcene come una riserva contro gli assalti del nulla. Così meniamo un’esistenza chiusa e dura, tutta in superficie, e soltanto di rado un avvenimento accende qualche scintilla. Ma allora divampa in modo inatteso una fiammata di passione aspra e terribile. Sono questi i momenti pericolosi, che ci rivelano come il nostro adattamento sia tutto artificiale; come esso non sia affatto la calma, ma uno sforzo terribile per mantenere la calma.�
Eric Maria Remarque

Irène Némirovsky
“Come sempre, quando si attende la morte di qualcuno che non è necessario alla propria esistenza, al proprio respiro, si pensa più a se stessi che alla persona in fin di vita.”
Irène Némirovsky, Due

“quando a gente abre a boca
a morte nos ouve
quando a gente fecha a boca
ٲé
� nenhuma palavra
vai ser perdoada
nenhum silêncio
vai deixar de ser ouvido
respirar
é completar
obrigatoriamente
o verso da morte
adiando
ou não
o ponto
final”
Bruno Marra, Pelo que a sobrevivência mata

“Per tutti e per ognuno, l'universo esiste solo perché lui, lei o loro hanno una coscienza con cui concepirlo. Viviamo, perciò, entro i confini della nostra comprensione. Eliminate la coscienza ed eliminerete la grandiosa totalità del mondo.”
David McCullough Jr., You Are Not Special and Other Encouragements

Fyodor Dostoevsky
“Para mim não há nada de mais elevado que a ideia da in澱êԳ de Deus. O Homem inventou Deus para poder viver sem se matar.”
Fiodor Dostoievski

“И није смрт оно што боли
Већ успомене и недосањана будућност
Спознаја да сунце неће стати
Недореченост&ܴ;
Владислав Цицмил, Намјештена игра

Ben Oliveira
“Não me orgulho do que tive de fazer para sobreviver; era matar ou morrer � preferi matar, só não sabia na época que eu seria meu próprio alvo, a vítima perfeita! Meus sonhos, meu amor, meus desejos. Foi como vender minha alma. Nem mesmo o próprio diabo cobraria um preço tão alto. Foi assim que me tornei esta morta-viva”
Ben Oliveira

Beppe Fenoglio
“Esse in effetti praticavano il libero amore, ma erano giovani donne, nella loro esatta stagione d'amore coincidente con una stagione di morte, amavano uomini doomed e l'amore fu molto spesso il penultimo gesto della loro destinata esistenza. Si resero utili, combatterono, fuggirono per la loro vita, conobbero strazi e orrori e terrori sopportandoli quanto gli uomini. Qualcuna cadde, e il suo corpo disteso worked up the men to salute them militarily. E quando furono catturate e scamparono, tornarono infallantemente, fedelmente alla base, al rinnovato rischio, alle note sofferte conseguenze, doper aver visto e subito cose per cui altri od altre si sarebbero sepolti in un convento.”
Beppe Fenoglio, Il libro di Johnny

Beppe Fenoglio
“Ma abbiamo paura, viviamo sempre tremando e per questo la vita ci disgusta, ma l'amiamo anche ed è tremendo andare a letto ogni sera senza la certezza di svegliarsi al mattino.”
Beppe Fenoglio, Il libro di Johnny

Beppe Fenoglio
“Ma capite questo, che io non diventerò mai un uomo anziano come voi, se ora dicessi di sì, e questa sarebbe una maniera di dir sì, quando da uomo giovane ho giurato di dir no fino in fondo?”
Beppe Fenoglio, Il libro di Johnny

José Saramago
“Per morire basta essere vivi.”
José Saramago, All the Names

John Henry Newman
“Non temere che la vita giunga a una fine, temi piuttosto che non abbia mai inizio.”
John Henry Newman

Caio Fernando Abreu
“Você não grita nem acorda. Não há terror, mesmo sendo aterrorizante: é assim que é. E pior ainda, não se trata de um sonho. Começa a amanhecer. Ou a anoitecer. Ninguém sabe quando passa o trem. Nem para onde vai. E não se leva nada. Isso é tudo que sabemos.”
Caio Fernando Abreu, Pequenas Epifanias

“Tutti questi interminabili inizi che sono stati la mia vita, adesso che stanno per finire non finiti, che altro mi dicono se non che il valore di un uomo ha per sola misura l'ampiezza delle sue speranze e la profondità delle sue delusioni?”
Giulio Angioni, Sulla faccia della terra
tags: morte, vita

Cyril Pedrosa
“Da quando sono qui da sola, ho la sensazione di passeggiare tenendo i miei morti per mano. Facciamo un giro, mi confortano e mi hanno paura allo stesso tempo. Mi raccontano la stessa storia, tutti i giorni.”
Cyril Pedrosa, Les équinoxes